martedì 5 luglio 2011

La Versione di Barney


Oggi ho deciso di parlare di un film che ho visto qualche sera fa. La Versione di Barney. Non avendo letto il libro, non posso fare nessun paragone tra l'uno e l'altro. Ma ho trovato che il film sia davvero bello, quindi ve ne parlerò. In trent'anni Barney Panofsky ha vissuto una vita tutt'altro che esemplare, direbbero alcuni, strana, ma vera, potrebbero dire altri. Ha tre matrimoni alle spalle, tutti e tre finiti e il presunto omicidio del suo migliore amico Boogie, di cui rimane l'unico indagato. Di questo e di altre cose, il suo più acerrimo nemico scriverà nella biografia di Barney, mettendolo nella più cattiva luce. Ma Barney vuole raccontare la sua versione, la sua visione dei fatti. E così il film delinea attraverso flashback, il passato oscuro di Barney, dalla giovinezza fino agli anni della vecchiaia. Quando avevo visto quanto fosse lungo il film (ben 134 minuti di vita, morte e miracoli del protagonista, intendiamoci) sono partita sicura di vedere un film pesante, che per vederlo fino alla fine sarebbe servita tutta la mia forza di volontà. Invece la vita di Barney, quest' uomo che ha fatto tanti errori, soprattutto nella vita sentimentale, mi ha incantato dall'inizio alla fine. Il merito è sicuramente dell'attore Paul Giamatti, bravo come non mai nel ruolo a volte sregolato e senza limiti di Barney. Giamatti ha meritato pienamente il Golden Globe e il mio più grande dispiacere è che non abbia ottenuto la candidatura all'Oscar (almeno quella). Da segnalare la presenza nel film di Dustin Hoffman, nel ruolo del padre del protagonista e di Rosamund Pike. Vorrei assolutamente vedere l'attrice in altri ruoli, perchè l'ho apprezzata molto in questo filme posso dire che, a mio parere, ha talento. Non so se gli amanti del libro possano trovare fedele, o perlomeno accettabile, la trasposizione cinematografica. Ma io l'ho apprezzato molto, senza dubbio. Voto: 7+

5 commenti:

  1. il libro è bellissimo e il film gli è molto fedele, ci sono solo un paio di cambiamenti/omissioni. Giamatti è perfetto nel ruolo di Barney, in effetti te lo immagini così leggendolo.

    Ottima recensione!

    RispondiElimina
  2. Graziee!! :-) Mi fa piacere che ti sia piaciuta la recensione...a presto!! :)

    RispondiElimina
  3. Grazie CineSofi!, e ben tornata in azione. ;)

    Ci servivano titoli (poi ti spiego in separata sede) e con La versione di Barney hai fatto centro al primo colpo: è già in download.

    Dopo averlo visto ti dirò, su queste pagine!

    RispondiElimina
  4. @fil: ahahah :-))) Bene, sono contenta! Fammi sapere!

    RispondiElimina
  5. Eccomi qui: visto ieri sera.

    Giamatti " E' " Barney, chiunque Barney sia: che interpretazione meravigliosa!
    Io però vorrei rendere omaggio all'amico morto: bravissimo - a dir poco - anche lui.

    Il film ci ha tenuti incollati al divano e qualcuno ha ... inciampato in qualche bruscolino nell'occhio. ;) Bellissima storia d'amore (per la vita, e non solo) e d'amicizia.

    C'è uno strano collegamento (oppure lo vedo solo io?), fra "non mi sono mai arreso con te, cosa ti fa pensare che cominci ora?" e la malattia di Barney. Diciamo che il suo poter tornare a dire "i bambini sono a scuola, prendiamoci la mattina per noi" suscita domande piccole e profonde.

    Insomma: bellissimo.
    Dolce e toccante.

    Lo consiglio davvero. E ... grazie CineSofi per la preziosa dritta!

    Fil

    RispondiElimina