domenica 31 luglio 2011

Oink!

Eccomi qui! Ho deciso di parlare di un libro, cosa che non faccio tanto spesso! E così, mentre in
questi giorni rileggo tutti gli Harry Potter (sì, davvero, e sono già al secondo libro in 4 giorni...
quasi del tutto finito!), parlerò di un romanzo, molto dolce e molto simpatico, utile per divertirsi un pò (o, potreste dire, ridere alle spalle di persone che, effettivamente, vivono davvero in questa condizione)! Il titolo è: Oink! Un amore tutto rosa, e già potete capire chi saranno i protagonisti di questo delirante libro. Come già detto prima, la famiglia attorno a cui ruotano questi due cicloni rosa, esiste davvero e abita nel West Suxxes, in Inghilterra. Matt Whyman, scrittore di libri per bambini, vive nella pace e tranquillità familiare insieme alla moglie e 4 figli. A disturbare la loro quiete, intervengono a volte i loro "animali domestici". Due gatti, uno dei quali socievole e amabile, al contrario dell'altro perfido e scontroso; un'esercito di conigli; una povera gallina di nome Maggie, taciturna e spennacchiata e un pastore canadese, di nome Sesi, grande, grosso e con un insospettabile istinto materno. Purtroppo, un giorno in casa Whyman, l'unico gatto amato dalla famiglia (con l'eccezione della secondogenita May), viene investito, indovinate un pò, da un veterinario, lasciando casa Whyman con un animale in meno. La moglie di Matt, Emma Whyman è subito alla ricerca di nuovi animali che possano allietare la sua vita familiare con somma disperazione del marito. Emma punta subito l'occhio su due cuccioli di minimaialino, e non vede l'ora di farli entrare in famiglia. Matt sa già a chi toccherà la cura dei due vandali pronti a distruggere casa Whyman e a procurare non pochi dissensi in famiglia... Lettura molto piacevole, davvero consigliatissima per chi ama vedere le famiglie unite e ama gli animali domestici e non. Un'ironia molto leggera, un pò all'inglese, visto che di famiglia inglese si parla, condita da tanta, tanta dolcezza. Questi tenerissimi e scaltrissimi cuccioli di minimaialino conquistano subito il cuore del lettore, così come quello di casa Whyman, anche se con un pò di riserve iniziali di Matt. Leggetelo, perchè dentro una situazione che sfiora il paradosale c'è anche capacità di riflettere. Voto: 7

sabato 23 luglio 2011

Harry Potter: sogni, paure e veri sentimenti.


Buongiorno!! Mercoledì sera sono andata al cinema a vedere il capitolo conclusivo della saga di Harry Potter! Riservando qualche giorno alla riflessione post-visione del film, mi sono resa conto di averlo trovato BELLISSIMO! Niente a che vedere con la prima parte del film conclusivo di una delle più belle saghe, per ragazzi e non, di tutti i tempi. La prima parte è stata fondalmentalmente noiosa, molto statica e poco magica. Un'impressione che si ha anche durante la lettura del libro, ma con la sostanziale differenza che, se nel libro la scrittura della Rowling cattura a ogni pagina, nel film questo aspetto non è stato possibile evidenziarlo. Ma parliamo, invece, del capitolo finale, un passo avanti rispetto agli ultimi film del maghetto con gli occhiali, che ho trovato piuttosto deludenti, soprattutto per la difficoltà della trasposizione di libri ricchi di avvenimenti e di pagine. L'idea di dividere il film in due parti, oltre a essere un'ottima idea commerciale (Twilight ha fatto lo stesso), è anche un'ottima idea per approfondire aspetti che, se lasciati campati in aria, possono compromettere la visione del film. Una visione non adatta ai bambini per le tonalità scure e stile horror del film, ma anche per chi non ha letto il libri può essere dura, perchè arrivati alla fine Harry, Ron ed Hermione hanno un bagaglio di esperienza alle spalle che, con la sola visione dei film, si tende a dimenticare. Harry, Ron e Hermione, sono quasi al capolinea della loro ricerca degli Horcrux, oggetti in cui Voldemort ha rinchiuso pezzi della sua anima, per garantirsi l'immortalità. Ciò che Voldemort non poteva prevedere era che Albus Silente avesse scoperto il suo segreto e Harry fosse alla ricerca di questi misteriosi oggetti, legati all'infanzia di Voldemort, quando il suo nome era ancora Tom Riddle, e legati a Hogwarts e alle sue quattro fazioni: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero, Serpeverde. Distrutto uno degli ultimi Horcrux, Harry, Ron e Hermione tornano a Hogwarts per cercare gli Horcrux mancanti e combattere fianco a fianco a professori e studenti. Inizia una grande battaglia, in cui Hogwarts verrà messa a ferro e fuoco da Voldemort e i suoi seguaci, molti degli amici di Harry moriranno in suo nome, combattendo da eroi. Gli Horcrux verranno eliminati e alla fine rimarranno solo Harry e Voldemort. Prima, però, Harry assisterà alla morte dell'odiato Severus Piton, personaggio fondamentale della saga e estremamente positivo, l'emblema che la forza dell'amore, il coraggio, la lealtà vincono su tutto, sulla morte, l'odio, il dolore. Questo è, sicuramente, uno dei messagi più forti e fondamentali sia del libro, sia del film. Dopo la morte, in tutti questi anni, delle persone care, grazie a Piton e i suoi intensi ricordi, Harry verrà ripagato di tutto il dolore e arriverà forte, deciso, allo scontro finale. Film molto intenso, ricco di ottime interpretazioni, a cominciare da Alan Rickman, Severus Piton, eletto personaggio migliore della saga, e io concordo pienamente. Viene un tuffo al cuore a pensare a Harry, Ron e Hermione, alla loro crescita dall'inizio alla fine. Alle cicatrici che si portano dietro dopo tanti anni di paure, angoscie , delusioni, aiutati solo dall'amicizia reciproca. Albus Silente aveva ragione: Harry ha un'arma che Voldemort non ha mai posseduto: l'amore, la capacità di provare sentimenti, la forza di amare. Ed è per questo che Harry va contro la morte, azione dettata dal senso di colpa delle morti che ha causato. Altra cosa che Voldemort non prova: senso di colpa. Film e libro positivi, dentro un contesto di paura e morte. Non capita spesso di riuscire a incastrare il Bene e il Male in una storia in modo così perfetto. Per sentimento, rispetto e gratitudine verso la saga e J.K.Rowling, voto: 9

sabato 16 luglio 2011

Serie TV: The Big Bang Theory


Tutti abbiamo bisogno di farci due risate, no? Penso che concordiate con me! Se avete il disperato bisogno di ridere a crepapelle per rinfrancare la mente e lo spirito, vi consiglio, senza ombra di dubbio, la sit-com americana The Big Bang Theory. Ma di cosa parla, esattamente? La storia è quella di 4 scienziati, residenti a Pasadena, California. Quattro ragazzi a dir poco stravaganti, patiti per la scienza, nerd al 100%, amanti di fumetti,videogiochi,giochi di ruolo fino allo sfinimento. Il loro mondo, così astratto, e dove tutto sembra poter essere risolto con un'equazione, si mette a confronto con quello di Penny, interpretata da Kaley Cuoco, una ragazza un pò superficiale, amante della moda, che coltiva il sogno disperato di diventare attrice, ma con un buon cuore e...tanta pazienza nei confronti dei suoi nuovi "amici".
L'attore principale della sit-com è Jim Parsons, che interpreta Sheldon Cooper, fisico teorico. Sheldon si crede un gran genio della scienza, usa grandi paroloni tecnici e scientifici per spiegare le cose più semplici, ma, soprattutto, non è in grado di capire o formulare qualsiasi genere di battuta o scherzo. Ha una routine selezionata, pianificata, giorno per giorno, che non deve essere assolutamente modificata. Il suo coinquilino è Leonard Hofstadter, fisico sperimentale, interpretato da Johnny Galecki, che sopporta a malapena le follie dell'amico, entrando spesso in contrasto con lui per le cose più banali, e costretto a stipulare un contratto tra coinquilini, per mantenere l'equilibrio e uno stile di vita consentito da Sheldon. Come si fa a vivere con un tipo così?, vi chiederete voi. Le gag sono senza dubbio assicurate. I due amici della "strana coppia" sono Howard Wolowitz e Rajes Koothrappali, interpretati da Simon Helberg e Kunal Nayyar. Howard e Rajes sono un ingegnere aerospaziale e un astrofisico. Il primo è un ragazzo sempre alla ricerca di belle donne, che vive sotto lo stesso tetto della madre, che lo crede ancora un bambino. Il secondo è un ragazzo indiano, che si tiene in contatto con i familiari via Skype e ha un "piccolo" problema: non riesce a proferir parola con una donna, se non sotto effetto di alcool.
Quattro tipi così, in California, nerd e con una ragazza sexy, Penny, che diventa una buona amica, (non senza qualche incidente di percorso), combineranno disastri dalla comicità senza fine. Solo una buona visione può rendere giustizia a questa sit-com, divertente e frizzante, dove non manca la bravura degli attori, in particolare il fantastico Jim Parsons, che ha vinto il Golden Globe come Miglior Attore Protagonista in una serie TV Commedia, per il ruolo dell'amato/odiato, starà a voi decidere, Sheldon Cooper. Voto: 9

mercoledì 13 luglio 2011

I Divi del Passato


Qualche giorno fa mi sono ritrovata a pensare ai grandi attori del passato, uomini e donne, che con la loro arte hanno contribuito a creare capolavori immortali. Uomini e donne come tutti noi, con una vita di vizi, capricci, gioie, dolori, amore... Alcuni ormai scomparsi da tempo, che quando lo vieni a sapere ti trovi sospeso tra incedulità e consapevolezza che il mondo del cinema, fatto di arte e colori, abbia perso un pilastro fondamentale, di cui di solito l'unico ricordo è una stella sulla Walk of Fame. Sono pochi ormai i grandi divi del passato. I più famosi, i più amati, i più ricordati? Senza dubbio Richard Burton e Liz Taylor, la coppia perfetta, il modello di coppia di attori Hollywoodiani per eccellenza. Burton e Taylor si incontrarono sul set di Cleopatra e da quel giorno si sono amati, presi e lasciati, lasciandosi ben due matrimoni e due divorzi alle spalle. Un'amore travagliato come quello dei loro due personaggi, Cleopatra, appunto, e Marco Antonio. Questo è quello che si dice e rimane di loro ancora oggi:

Loro sono stati la coppia più chiacchierata del XX secolo. Stiamo parlando di Elizabeth Taylor e Richard Burton. Tutto ma proprio tutto, senza dimenticare i regali a 70 carati e le infuocate lettere d’amore. Anzi si parte proprio da una di queste. Forse la più struggente delle tante che i due si sono scambiati.

Era il 2 agosto 1984. Richard Burton nella sua casa di Cèligny, in Svizzera, pur essendo sposato da due anni con la giovane assistente di produzione Sally Hay, pensa ancora alla donna che gli ha stregato l’anima così prende in mano carta e penna. Parole meravigliose per dichiarare il suo disperato bisogno di lei e la sua necessità di tornare a casa, Perché per lui “casa” è il luogo dove loro erano insieme. Ma Richard non saprà mai la risposta. Già perché lui è morto tre giorni dopo averla spedita.

Questo è sicuramente uno dei momenti più toccanti del libro "Furious Love" (Elizabeth Taylor, Richard Burton, and the Marriage of the Century) in cui Sam Kashner e Nancy Schoenberger ricostruiscono completamente questa storia romantica messa in scena sul palco di un mondo glamour e sexy dove non mancano alcolismo, epici litigi e disintossicazioni. Ma ci sono anche delle rivelazioni inedite destinate a commuovere le lettrici e che contribuiscono a darci l’idea di un amore incapace di spegnersi nonostante due matrimoni e due divorzi.

Ma se fosse stato per Liz non si sarebbero fermati qui: "Richard era magnifico in ogni senso, sul palco e a fare l’amore, perlomeno con me. Ho sempre pensato che ci saremmo sposati per la terza e ultima volta. Ci siamo sempre amati disperatamente" rivela l’attrice. Lui quando parlava di lei era anche più esplicito: sui bigliettini che le inviava c'erano frasi come: "Desidero il tuo profumo, il tuo delizioso ombelico, il tuo ventre rotondo, le tue labbra tumide (…)". Una conversazione che non si è mai interrotta nemmeno dopo la morte di Richard a cui Liz in un certo modo ha risposto nel suo testamento, chiarendo la sua volontà di riposare proprio là, accanto al "suo" Richard: il grande, vero amore della sua vita. Ancora una volta insieme, finalmente, per sempre.

Ho trovato questo articolo su Internet! Non trovate che sia tutto incredibilmente romantico, dolce e passionale? Due grandi divi e un'unica, eterna storia d'amore. Sono e saranno sempre loro, nella memoria di tutti, i veri "Romeo e Giulietta" del cinema.

E poi, altri due grandi divi, una coppia sul grande schermo destinata a rimanere impressa nella memoria come la leggiadra principessa e il bel giornalista mascalzone. Si tratta di Audrey Hepburn e Gregory Peck, rasentanti la perfezione nei rispettivi ruoli nella commedia dolceamara Vacanze Romane. Audrey era una grande diva, un'icona della moda, dalla vita privata travagliata e Peck un vero e proprio sex-symbol di quei tempi, spesso votato a ruoli di cattivo. Ogni donna, a quel tempo, sognava di essere Audrey, in giro per Roma, in sella alla moto, con quell'affascinante uomo che era Gregory Peck.

E ancora Katharine Hepburn, l'omonima di cognome di Audrey, alta e statuaria, attrice dotata di forte carattere, che la portò a scegliere ruoli di donna forte e di resa difficile. Vinse 4 Oscar, un record imbattuto, una prova materiale della sua bravura, della perfezione di attrice. Ebbe una relazione molto discussa con il compagno di set Spencer Tracy...una semplice amicizia, o qualcosa di più? Morì a 96 anni, nel 2003, ma il suo ricordo è sempre lì, vivido e immutabile.

Certe volte provo a immaginare, per quanto difficile, come sarebbe stato il mio amore per il cinema tra gli anni '40 e '60. Avrei guardato l'ultimo film di Audrey, in un cinematografo, senza sapere che sarebbe diventato un capolavoro? Sarei andata nella sala del cinematografo per vedere Gregory Peck nel ruolo di Atticus Finch, de Il Buio Oltre la Siepe, con la copia del libro in mano, una delle prime di quegli anni? Non so se fosse stato davvero così, ma io è in questo modo che me lo immagino. Con i gossip degli attori di quel tempo, come una delle tante scaramucce di Richard e Liz, nella sezione spettacolo del giornale, lette e commentate da tutti, solo con un pò più di contegno, rispetto ai giorni nostri.

Infine, il mio ultimo ricordo de I Divi del Passato, va a Peter Sellers, grande attore, morto prematuramente intorno a cinquant' anni per un infarto. Non ci crederete, ma la sua più grande preoccupazione era quella di non soddisfare e far divertire abbastanza il pubblico, cosa che lo portò sull'orlo della depressione. Se solo avesse saputo quanto si sbagliava. Perchè se l' obbiettivo era far ridere il pubblico, Peter Sellers è stato perfettamente in grado di farlo, con la serie di film de La Pantera Rosa, ad esempio. Non ho visto i suoi film drammatici, ma provvederò il prima possibile. Sellers era un anch'egli grande divo, un uomo all'apparenza molto distinto e inglese.

Sono tanti gli attori che nel passato hanno contribuito a creare film per ogni generazione, per ogni epoca, e di esempio per tutti. Dai già citati qui sopra, all'elegante Cary Grant, la "nata per fare la principessa" Grace Kelly, la burrosa Marilyn, l'adorabile Elwood/James Stewart del bellissimo Harvey. Non solo grandi nomi, ma anche grandi attori, con grande personalità, avvolti in parte nel mistero. Molti e molti altri andrebbero ricordati. L'unica cosa che possiamo fare, sempre e comunque, è non dimenticarli.

domenica 10 luglio 2011

X-Men: First Class. Ritorno alle Origini.


Buona sera! Ieri ho visto (finalmente) X-Men: First Class! Premessa: la saga dei mutanti del Professor X, abile telepate, è una delle mie saghe preferite riguardanti i supereroi! Quindi le aspettative erano alte, la possibilità di una cocente delusione assai probabile. La delusione non è stata cocente, ma non c'è dubbio che mi aspettassi di più. Qual è il modo migliore per capire la nascita degli X-Men, gli uomini di Xavier, la rivalità tra Magneto e il Professor X, alias Erik Lehsser e Charles Xavier, se non tornando alle origini? E, senza troppa originalità, è proprio questo che il regista Matthew Vaughn (marito di Claudia Schiffer, regista del bellissimo Stardust, e del cult-movie Kick Ass) si propone di fare. Purtroppo l'opera riesce a metà, per alcuni fattori da non sottovalutare: il personaggio grande protagonista del film, ovvero Magneto, non è giustamente affrontato nella sua complessità. Troppo semplicistico il suo passaggio al "lato oscuro", tanto che le azioni di Magneto/Erik non ottengono giustificazione. In realtà Magneto è solo un uomo che dalla vita ha ottenuto solo delusioni, che vede solo il marcio delle cose a causa di tante sofferenze, e nemmeno Charles riesce a colmare questo vuoto. Il film non mostra questo nel modo migliore, così che lo spettatore pensa che Magneto sia un cattivo nato, fatto e finito. Ma qui ci sarebbe da aprire una discussione a parte. Il punto saliente, in sintesi, è questo. L'attore Michael Fassbender, ovvero Magneto, scoperto da Tarantino in Bastardi senza Gloria, ha il fisico e la postura da supereroe, e un grande fascino da cattivo.
Un punto che non sopporto di questo film è: perchè tutti questi mutanti sbucati dal nulla e con poteri improbabili? Bastavano i protagonisti, Mistica, Emma Frost e Sebastian Shaw. Gli altri sono presocchè inutili e non aggiungono nulla alla storia. I punti positivi invece sono: Kevin Bacon nel ruolo di Sebastian Shaw, il nemico numero 1 degli X-Men, il "creatore" di Magneto, è un ottimo cattivo. La sua spalla? Emma Frost alias January Jones, una intrigante e pericolosa telepate dalla pelle adamantina. Poi c'è Jennifer Lawrence, una giovane e ribelle Mistica, che accetta a fatica la sua condizione di mutante. L'attrice è molto bella e brava e attendo di vederla nel ruolo di Katniss nel film Hunger Games. Che dire? Il film non aggiunge niente di particolare a ciò che già sapevamo e potevamo intuire, ma a chi piace il genere action, con un pò di buoni sentimenti, amore e amicizia e, soprattutto, a chi piacciono gli X-Men, lo consiglio vivamente. I punti deludenti riguardano sostanzialmente la trama, i punti positivi la bravura degli attori (come già detto sopra). Nota di riguardo a James McAvoy a mio parere, bello,bravo e scozzese :), nel ruolo di Xavier. In sostanza, voto: 6/7

sabato 9 luglio 2011

Top 10: Best Movies

Buon sabato a tutti! Ecco a voi un sondaggio: quali sono i vostri film del cuore, quelli che avete visto ed è stato "amore a prima vista"? Qual è la vostra Top 10 personale?
Dopo ore di riflessione e dopo aver sudato 7 camicie, sono riuscita a scrivere i mie "magnifici 10", ovvero i film che ho visto ed è difficile dimenticare, che mi hanno conquistata, o meglio "rapita".
Ecco qui la mia Top 10:

10) The Imaginarium of Doctor Parnassus (2009): Con questo film, il visionario Terry Gilliam trascina l'immaginazione dello spettatore ai vertici della fantasia, disegnando un confine sottile e valicabile tra la realtà e la fervida immaginazione umana. Terry Gilliam è uno di quei registi che o si amano, o sia odiano. Io ho amato molto questo film, che mostra e intreccia un susseguirsi di eventi sulla natura umana e l'amore. Caotico e irreale, il film ha una trama e un'idea di base assolutamente ipnotiche.
9) Pulp Fiction (1994): Il grande Tarantino è sempre Tarantino. E qui, tra intrecci e situazioni al di fuori dell'ordinario, crea un film di grande impatto, diventato "cult" e successo di pubblico e critica, premiato a Cannes, ma stroncato dall'Academy. Altrettanto visionario, Tarantino ha creato un genere cinematografico. Pulp Fiction ne è probabilmente una delle punte di diamante.
8) My Fair Lady (1964): Cominciamo a salire in classifica. E qui ecco a voi, la bellezza e la grazia di Audrey Hepburn, rozza fioraia, tramutata in principessa, e l'astuzia e testardaggine di Rex Harrison, professore dai metodi discutibili, da scapolo a uomo innamorato. Uno dei musical, a mio parere, più bello di tutti i tempi, sempre amato e venerato (da me, soprattutto). La Hepburn e Harrison sono bravissimi e bucano lo schermo. Audrey era sempre più una grande stella, sempre più amata, meritevole dell'Oscar, ma nell'anno sbagliato, perchè il 1964 fu il dominio di Mary Poppins. Film difficile da dimenticare, una perla per chi ama il musical.
7) Il Discorso del Re (2011): Vincitore dell'Oscar 2011, racconta la storia (vera) del re Giorgio VI e della sua balbuzie. Tom Hoper racconta in modo poetico la storia del re e del suo discorso alla nazione. Ad aiutarlo ci sono la moglie, la Regina Madre e un logopedista, Lionel Logue, dai metodi poco ortodossi, che diventerà aiuto e amico prezioso per Giorgio VI. Bello e intenso è uno dei film più belli dell'anno che non si farà dimenticare tanto facilmente, e intriso di veri sentimenti.
6) Alta Fedeltà (2000): Film da ridere, amato soprattutto da chi apprezza la musica. John Cusack, il suo negozio di dischi, le sue continue Top 5, la riconquista della donna che ama, sono i punti salienti e adorabili di questo film, intelligente e frizzante. Film leggero, che mi è piaciuto molto, in particolare la sceneggiatura. Grande Cusack, più bello, ma meno bravo della sorella Joan, qui brilla di luce propria.
5) Colazione da Tiffany (1961): Ancora Audrey Hepburn, maestosa, amabile e odiabile, in questa commedia drammatica, o forse è meglio dire in questo capolavoro che è Colazione da Tiffany. Audrey è rimasta un simbolo immortale grazie a questo film, grazie alla sfrontatezza ed eleganza di Holly Golightley. Un film che rivedrei in continuazione e non passa mai di moda. E come potrebbe? Una storia d'amore come questa e un personaggio come la Hepburn restano per sempre.
4) A Qualcuno Piace Caldo (1959): Commedia di Billy Wilder perfetta e divertentissima con la bellissima Marilyn Monroe, Tony Curtis e Jack Lemmon. Curtis e Lemmon si contendono l'amore della Monroe. Sono costretti a fingersi donne per scappare da una banda di gangster. Le gag sono assicurate. Famosissima la frase finale in cui Lemmon dice all'uomo che lo ama credendolo una donna. "Ma non hai ancora capito? Io non sono una donna, sono un uomo!" dice Lemmon e l'altro risponde "Nessuno è perfetto".
3) Amadeus (1984): Storia del più grande genio musicale sulla faccia della Terra e della sua presunta rivalità con il compositore italiano Antonio Salieri, interpretato dal magnifico F. Murray Abraham. Il film può sembrare noioso, ma solo all'apparenza. Dietro c'è tanta musica e una cura dei dettagli straordinaria. Il più grande compositore rivive per mano di Milos Forman, che di lui ci mostra forza e debolezze. Perfetto e settecentesco, Amadeus conquista il cuore e Mozart diviene uno dei migliori personaggi trasposti al cinema.
2) Will Hunting (1997): Il "caso". Questo film l'ho visto 2 volte e mi sono addormentata nemmeno a metà. La terza si sa, è la volta buona. Will è un genio, ma non vuole esserlo, è ribelle, si caccia nei guai con la legge, non riesce ad ammetere di amare una favolosa e intensa Minnie Driver. Poi, con l'aiuto di uno psicologo, Robin Williams, e il testa a testa continuo tra i due, tutto sembra risolversi. Film bellissimo, con una delle migliori sceneggiature della Terra, e dico sul serio. Come ho fatto ad annoiarmi le prime 2 volte? Come? Non riesco a spiegarmelo.

E ora rullo di tamburi...il primo classificato è.......

1) I Soliti Sospetti (1995): C'è un solo modo per descrivere questo film: GENIALE. Quel genio "del male" di nome Bryan Singer ha creato un film "fenomeno", intricato e con il botto, ovvero con sorprese scioccanti. Perfetto in ogni inquadratura, in ogni battuta, in ogni attore, questo film ha dato molto al thriller e al mondo del cinema. Il nome Kaiser Soze alleggerà su di noi per ancora molto tempo. Vedere per credere.

Allora che ve ne pare? Bella la mia Top 10? Io sono molto orgogliosa, c'è voluto tanto per farla.
Ora la mia domanda è: qual è la vostra Top 10?

giovedì 7 luglio 2011

Progetto Pixar!

Oggi sono in vena di dare notizie... Si parla della Pixar! Dopo il successo(?) di Cars 2 (battuto al botteghino da Transformers 3,però) il prossimo progetto Pixar uscirà il 22 giugno 2012 in America. Diretto dal "capo supremo" (mi piace chiamarlo così ;-) John Lasseter, il film d'animazione si intitolerà Brave e avrà un' inedita eroina femminile e intrepida dai capelli rossi. La Pixar annuncia che il film sarà più riflessivo e cupo dei progetti precedenti. Voi che ne pensate? Questo leggero cambio di rotta avrà successo? Io della Pixar mi fido! Nelle loro mani ogni cosa prende vita in modo straordinario!

Buone nuove!

Buongiorno a tutti! Ho una notizia veloce veloce stamattina... Ho appena fatto un giro di ricognizione sul sito ufficiale americano de "La Sedicesima Luna" e (forse) le cose si stanno finalmente muovendo! Sembra infatti che lo sceneggiatore e regista Richard LaGravenese stia elaborando e scrivendo una probabile "bozza" del film Beautiful Creatures (Sedicesima Luna, da noi)... Che ne dite, forse la Warner ha letto il mio post sui film fantasma?? :-)
Scherzi a parte, spero vivamente che questa sia la volta buona e non solo un'illusione...
Ah, il sito americano dice esattamente così: "Oscar-nominated screenwriter Richard LaGravenese is adapting and producing the project, currently in development, for Warner Bros." Ovvero: "Lo sceneggiatore candidato all'Oscar Richard LaGravenese sta adattando e producendo il progetto, attualmente in sviluppo, per la Warner Bros."
Se è vero, si festeggia (io di sicuro)! Probabilmente tutto sarà pronto per la fine del 2012, se non ci saranno problemi! Teniamo tutti le dita incrociate (fatelo per me, insomma ;-)!

mercoledì 6 luglio 2011

Pane e Tulipani


Eccomi qui! Oggi vi parlerò di un film italiano...non era ancora successo vero? Dopotutto, non ne guardo poi molti! Il film in questione è Pane e Tulipani, di Silvio Soldini, con protagonisti Licia Maglietta e Bruno Ganz. L'ho visto per caso su Rai Movie a inizio giugno e ne sono rimasta piacevolmente colpita. Il film è stato definito "francesizzante", forse per i colori e la storia di questa pellicola. Licia Maglietta è Rosalba, casalinga sposata con due figli che, durante una gita organizzata a Peastum, viene abbandonata in autogrill, senza che nessuno se ne accorga, tranne che dopo un paio d'ore. Rosalba, stanca di aspettare, decide di fare l'autostop fino a casa, per poi ricredersi, spinta probabilmente dall'euforia della libertà e del proibito, concedendosi uno svago che non si sarebbe potutta permettere con il marito. Decide di trascorrere il tempo a Venezia, una città che non ha mai visitato. E mentre il marito assume un goffo signore che si improvvisa detective per trovare la moglie, Rosalba sarà sempre più attratta dalla sua nuova vita a Venezia e dal burbero cameriere che la ospita nella sua casa... Non ho mai visto un film italiano così bello, negli ultimi dieci anni, forse perchè non mi sono mai interessata troppo a guardarli. Invece Pane e Tulipani è stata una sorpresa, un'affascinante riflessione, l'avventura di una donna che, dopo anni di solitudine, se così possiamo dire, deve ritrovare se stessa. Licia Maglietta è perfetta nel suo ruolo, di donna che coglie l'attimo "carpe diem", appunto, per vedere cosa c'è al di là di una vita che da tempo non le dà più soddisfazioni. E Bruno Ganz, nel ruolo del fascinoso cameriere, benchè un pò burbero, riuscirà a conquistare il cuore di Rosalba...dopo che lei ha già conquistato il suo. Vorrei vedere spesso film italiani così, capaci di far riflettere, sognare, dimenticare tutto per essere letteralmente conquistati. Selezionato per la corsa all'Oscar di Miglior Film Straniero,è stato battutto da I Cento Passi. Ma è pur sempre stato ricoperto di premi in madrepatria, vincendo 9 david di Donatello e 5 Nastri d'Argento. Un film bello e che ti conquista il cuore. Voto: 8+

martedì 5 luglio 2011

La Versione di Barney


Oggi ho deciso di parlare di un film che ho visto qualche sera fa. La Versione di Barney. Non avendo letto il libro, non posso fare nessun paragone tra l'uno e l'altro. Ma ho trovato che il film sia davvero bello, quindi ve ne parlerò. In trent'anni Barney Panofsky ha vissuto una vita tutt'altro che esemplare, direbbero alcuni, strana, ma vera, potrebbero dire altri. Ha tre matrimoni alle spalle, tutti e tre finiti e il presunto omicidio del suo migliore amico Boogie, di cui rimane l'unico indagato. Di questo e di altre cose, il suo più acerrimo nemico scriverà nella biografia di Barney, mettendolo nella più cattiva luce. Ma Barney vuole raccontare la sua versione, la sua visione dei fatti. E così il film delinea attraverso flashback, il passato oscuro di Barney, dalla giovinezza fino agli anni della vecchiaia. Quando avevo visto quanto fosse lungo il film (ben 134 minuti di vita, morte e miracoli del protagonista, intendiamoci) sono partita sicura di vedere un film pesante, che per vederlo fino alla fine sarebbe servita tutta la mia forza di volontà. Invece la vita di Barney, quest' uomo che ha fatto tanti errori, soprattutto nella vita sentimentale, mi ha incantato dall'inizio alla fine. Il merito è sicuramente dell'attore Paul Giamatti, bravo come non mai nel ruolo a volte sregolato e senza limiti di Barney. Giamatti ha meritato pienamente il Golden Globe e il mio più grande dispiacere è che non abbia ottenuto la candidatura all'Oscar (almeno quella). Da segnalare la presenza nel film di Dustin Hoffman, nel ruolo del padre del protagonista e di Rosamund Pike. Vorrei assolutamente vedere l'attrice in altri ruoli, perchè l'ho apprezzata molto in questo filme posso dire che, a mio parere, ha talento. Non so se gli amanti del libro possano trovare fedele, o perlomeno accettabile, la trasposizione cinematografica. Ma io l'ho apprezzato molto, senza dubbio. Voto: 7+

lunedì 4 luglio 2011

Film fantasma

A dir la verità, ci sono due tipi di film fantasma a mio parere: i primi sono quelli che non ottengono distribuzione qui in Italia o escono con anni di ritardo. Due esempi da non ignorare sono Donnie Darko (uscito in America nel 2001, in Italia nel 2004) e il candidato all'Oscar Precious, uscito da noi a un anno di ritardo rispetto la nomination. E poi ci sono quei film, quelli di cui desidero parlare, tratti principalmente da libri,da cui si acquistano i diritti e poi...più nulla. Non una parola su che fine abbia fatto il progetto in questione, se effettivamente dopo aver sborsato soldi e sprecato sudore per ottenere i diritti, ci sia la possibilità di vedere il progetto al cinema. Che poi i fan del libro (perchè il principale incriminato è proprio questo) che ci sperano tanto, ne possono rimanere delusi, no? Ma ci sono anche quei fan che non vorrebbero mai che il loro "amato" libro venga gravemente rovinato da un film, perchè si sa che i rischi ci sono ed è impossibile accontentare tutti. Il genere letterario più preso di mira in questi ultimi anni, da quando Harry Potter (prima) e Twilight (dopo) "hanno fatto scuola" è il Fantasy. Ecco qui i maggiori esempi:
1) La Warner Bros acquista i diritti della Sedicesima Luna un giorno e dico UN GIORNO dopo l'uscita nelle librerie americane, per l'esattezza. Viene scelto il regista (o forse no?), si parla di POSSIBILI casting e le ultime parole famose sono: "Finito Harry Potter, ci occuperemo della Sedicesima Luna". Harry Potter è effettivamente finito, manca solo il lancio nelle sale e io mi chiedo che cosa intendesse la Warner con possibili casting...io ancora non ne so nulla e penso anche altri. Tutto è finito così come è cominciato. Io, però, nutro sempre speranza, perchè la speranza è l'ultima a morire.
2) Questo in realtà non è un vero e proprio caso di A.A.A. Cercasi progetto disperso, più che altro di scelta di protagonista. La saga Fallen (di cui parlerò, o almeno penso) diventerà un film della Disney con protagonista la cantante e attrice americana Miley Cyrus nel 2012. La saga Wings diventerà un film della Disney con protagonista Myley Cyrus nel 2012. Ok, ora vediamo di mettere in chiaro...come è possibile fare 2 film, nello stesso anno, con la stessa attrice, con la stessa casa di produzione...mah, mistero. Mi pare un pò un problema, o meglio una mancanza (o totale confusione?) di idee. L'unica cosa che posso dire è: chi vivrà, vedrà. Io spero che si ricredano da tutte e due le parti sulla Cyrus...non è adatta a nessuno dei due ruoli, per me.
Benomale possiamo sempre dire che almeno non tutto rimane sospeso a un filo: infatti Hunger Games e un'altra saga Shadowhunters, che mi piace tanto, diventeranno presto un film. Ne parlerò, magari più avanti, nel dettaglio. Ah, spero che dopo Twilight si dedichino anche al progetto L'Accademia dei Vampiri (diritti acquistati, of course ;-).
Io ho parlato di questi progetti, fantasy, ma non nego che ce ne siano altri di film fantasma, come li chiamo io, magari biografie di personaggi famosi, di cui non si sa nulla di per certo, ma che vorremmo vedere. Confido che un giorno riusciremo a vedere tutti questi progetti compiuti.

Cars 2: il ritorno di Cricchetto




Ebbene sì, come potete vedere dal titolo del mio post nel secondo capitolo dell'amato (ma non il migliore) cartone Pixar, il vero protagonista della storia è Cricchetto, il simpatico e pasticcione amico di Saetta McQueen. Per il nuovo lungometraggio Pixar, si ha soprattutto una storia di spionaggio, situazioni comiche e dense d'azione, che rendono il cartone amato non solo dai più piccoli, ma anche dai più grandi. Poco dopo il ritorno di Saetta a Radiator Springs dove ritrova i suoi più cari amici e la fidanzata Sally, viene inaugurato un Gran Premio di corsa automobilistica in giro per il mondo dall'inventore di un nuovo combustibile ecologico, chiamato Allinor, per testare l'efficacia del prodotto. Saetta decide di partecipare e organizza una squadra, il Team McQueen, con a capo l'amico Cricchetto. Il nuovo prodotto ecologico, però,sembra in realtà un arma per sabotare le gare. Vengono chiamati a indagare i servizi segreti e i suoi due agenti, Finn e Holley. E da qui iniziano i guai. Perchè mentre Saetta è impegnato a gareggiare in un testa a testa con la spavalda Ferrari Francesco Bernoulli (errore di spelling del regista rimasto inalterato), doppiato da Alessandro Siani, Cricchetto viene scambiato per una spia americana e ingaggiato dai servizi segreti. Così iniziano una marea di equivoci e situazioni comiche dovute alla capacità di mettersi nei guai e alla simpatia di Cricchetto, il protagonista assoluto del film. Devo ammettere che mi aspettavo di peggio dal seguito di Cars, benchè la Pixar sia sempre una garanzia. Invece il Team Pixar, capitanato dal "capo supremo" John Lasseter, è riuscito a creare un nuovo film d'animazione molto simpatico, un pò "action Movie", con un grande protagonista. Ve lo consiglio vivamente, anche se è ben lontano dai capolavori Pixar Up e Toy Story, così come Wall-e. Ma la Pixar è la Pixar, questo bisogna dirlo. Ovvero un'efficientissima fabbrica di sogni, che non smette di farci amare i loro lavori e far tornare piccoli i più grandi. Voto: 8

domenica 3 luglio 2011

(Ri)eccomi qui!

CIAOOOOO!!!!!!!! Dopo tutto questo tempo mi stupirei se ci fosse ancora qualcuno che mi segue... c'è, non è vero?? :-)
Ok, dopo mesi di STOP, ho dato una "rinfrescata" al blog. Ora ho intenzione di scrivere quando mi capita di alcuni dei miei interessi. Quindi, state pronti. E, mi raccomando, SOSTEGNO amici, così non vi abbandonerò. Ora corro a vedere Wimbledon!!!! :-) Djokovic vs Nadal!!!!!
A presto!