lunedì 7 novembre 2011

Ritratto di Signora #1

Buon Pomeriggio!! Con un discreto ritardo rispetto alle altre mie colleghe, ecco che vi presento una nuova rubrica, chiamata "Ritratto di Signora"! Di che cosa si tratta?? Semplicemente, il tutto è derivato da QUESTO POST, la cui autrice è Monica, del blog Books Land! E così è nata una rubrica, che ogni primo lunedì del mese, si occuperà di parlare di DONNE il cui esempio è stato ed è di fondamentale importanza, che non deve essere assolutamente dimenticato. E noi rinnoviamo il loro messaggio attraverso i nostri articoli. L'articolo di questo mese è di Miki! Il suo blog: mikiinthepinkland.blogspot.com
Gli altri blog che partecipano all'iniziativa:
Monica: BOOKS LAND

A voi il Banner da poter esporre (nessun obbligo, s'intende) sui vostri blog o siti:

E ora, ecco a voi l'articolo di Miki, che mi è piaciuto davvero molto! Complimenti Miki!

Abbiamo aperto la rubrica introducendo una figura come quella di Ingrid Betancourt, donna alquanto nota anche a coloro che non si interessano troppo di attualità, politica, ecc. Credo che a tutti sia capitato almeno una volta di sentir nominare il suo nome, o di vedere le strazianti immagini della sua prigionia. Un esempio di forza e determinazione incredibili.
La donna, o meglio, le donne di cui voglio parlare io oggi, probabilmente non le conosce nessuno, nessuno le ha mai sentite nominare, nonostante abbiano dato anche loro una grandissima prova di coraggio e, soprattutto, di dignità, in un momento in cui lo sfinimento fisico e morale avrebbe forse giustificato la scelta di “scendere a compromessi”

Norah Chambers e Margaret Dryburgh sono solo due delle molte donne che tra il 1942 ed il 1945, durante il secondo conflitto mondiale, sono state catturate dai Giapponesi ed internate nel campo di Belalau a Palembang, nella Sumatra meridionale.

Diplomata alla Royal Academy of Music di Londra, Norah Chambers ha vissuto in Malesia per quasi 40 anni, prima con i suoi genitori e poi con suo marito John Chambers, un ingegnere civile del governo.
Quando i giapponesi invasero la Malesia, i Chambers riuscirono ad evacuare la loro figlia di 5 anni in Inghilterra, ma entrambi furono catturati ed internati in campiseparati.
Norah Chambers ha combinato il suo talento con quello di Margaret Dryburgh, fondando l’Orchestra Vocale.
Le donne del campo si sono lasciate coinvolgere dall’entusiasmo e dalla forza di volontà di Norah e Margaret, riuscendo a sopravvivere alle violenze, agli stenti, alla fame, a tutte quelle cose a cui noi oggi non riusciamo nemmeno a pensare.

Margaret Dryburgh, infermiera professionale e missionaria, si trovava a Singapore quando fu catturata e portata a Belalau. Il suo impegno nel campo fu davvero esemplare: riuscì ad organizzare funzioni religiose, corsi di poesia, arrangiò anche una sorta di rivista mensile per i prigionieri, con ricette, sezioni per i bambini e cruciverba.
Assieme a Norah riuscì a formare l’orchestra vocale, componendo personalmente musiche originali o scrivendo i testi delle opere classiche che ricordava a memoria.
Il coro aveva quattro sezioni che, canticchiando, riproducevano i diversi strumenti per dare l'effetto di un'orchestra, eseguendo brani di Handel, Chopin, Brahms e Beethoven.
Gli stessi soldati Giapponesi non potevano fare a meno di stare ad ascoltare l’orchestra, che si esibiva durante la funzione della domenica.

Il coro non fu altro che un modo, per queste donne, di restare unite, di non cedere, anche quando cedere sembrava l’unica cosa possibile.

Come quel pomeriggio…quando furono portate nell’adiacente “centro ricreativo”, dove, messe di fronte ad ogni sorta di leccornia, alla prospettiva di avere un letto, sapone, acqua corrente, si chiedeva loro “solo” di intrattenere gli ufficiali giapponesi. Alcune accettarono senza esitazione, ma altre no. Rimasero ferme e immobili nella loro immacolata dignità, consapevoli del fatto che nutrire il corpo a quel modo non avrebbe di certo nutrito le loro anime, i loro cuori.
Suonarono e sperarono fino alla fine, fino a quando molte di loro vennero a mancare per malnutrizione o malattia.


Helen Colijn, superstite del campo e autrice del libro "Canzone della Sopravvivenza" ha descritto la prima esibizione del gruppo:

"Le cantanti erano sedute su piccoli sgabelli, troppo deboli per la malnutrizione e le malattie per stare molto tempo in piedi. Indossavano abiti sbiaditi e rattoppati o pantaloncini e prendisole. Erano a piedi nudi. Bende intorno alle gambe coprivano piaghe dovute alle malattie tropicali.
Norah Chambers alzò le mani. Molto sommessamente, come attraverso una nebbia, i primi accordi del 'Largo' della New World Symphony arrivarono fino a noi ascoltatori.
Alcuni di noi piangevano. Non ci aspettavamo tanta bellezza tra gli scarafaggi, i topi, le cimici, i pidocchi, e l'odore delle latrine.
Il concerto rinnovò il nostro senso della dignità umana. Ci ha dato coraggio per andare avanti."

L'orchestra vocale ha continuato a svolgere la sua attività per più di un anno, quando ormai la metà delle cantanti era morta ed il resto era troppo debole per continuare.
Dopo la conclusione della guerra una copia del manoscritto della musica è stato donato alla Stanford University a Palo Alto, California, dove il Peninsula Women’s Chorus si è esibito nel 1982 di fronte a Norah Chambers.

Da questa triste ma esemplare vicenda è stato tratto anche un film, Paradise Road, interpretato magistralmente da Glenn Close e Cate Blanchett.

Eccovi il trailer:



Norah e Margaret non sono un esempio “astratto” di forza e rigore morale, ma sono state un punto di riferimento CONCRETO per le loro compagne, una spinta per la sopravvivenza, un appiglio per non sprofondare nella disperazione. 
(Miki)

Se vi è piaciuto l'articolo di Miki e volete aderire al progetto, non bisogna fare altro che contattare le ideatrici di questa rubrica: Monica: moki418@hotmail.it e Miki: imaginary82@hotmail.it

A presto! 

3 commenti:

  1. Ed ecco qui anche la "nostra piccolina" adesso ci siamo proprio tutte!!! Grazie mille per aver aderito a questo progetto!! Concordo con te sul fatto che l'articolo di Miki è veramente splendido!!!
    Un bacione
    M.

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  2. Grazie mille per i complimenti Sofi! E grazie per esserti unita a noi!!!

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