mercoledì 24 agosto 2011
Arrivederci!
domenica 21 agosto 2011
Kung Fu Panda 2: per rovinare un mito...basta il sequel.
Ciao a tutti! Qualche giorno fa ho visto Kung Fu Panda 2...e oggi ve lo recensisco. Prima di tutto, vorrei esprimere il mio dissenso nel fare un secondo episodio e, probabilmente anche un terzo di un film d'animazione a cui non c'era niente da aggiungere. Kung Fu Panda, il primo film della serie, era di per sé autoconclusivo. Lo abbiamo capito tutti, anche i più piccoli, che un'oca non può essere il padre di un panda, che le origini del protagonista Po, il guerriero dragone sono ben lontane dal negozio di spaghetti del suo padre adottivo, benchè l'unico che abbia conosciuto. Il film inizia raccontando la storia del cattivo di turno, il pavone Lord Shen e il suo tentativo di conquistare la Cina, con un solo avversario da battere: il panda Po. Inutile. Lord Shen è un cattivo stereotipato, il cui ideale malvagio oltre a non essere poi così chiaro, non attira nemmeno le simpatie, o almeno l'interesse di chi, nei film, è più affascinato dal cattivo, che quasi sempre nasconde dietro di sè una storia più complessa e articolata dell'eroe buono. Il panda Po e i suoi cinque amici, Tigre, Mantide, Gru, Vipera e Scimmia, riescono a far ridere lo spettatore con le loro gag esilaranti, sempre fresche e originali. Ma che cosa c'è di rilevante, oltre a questo? Nulla, e mi dispiace dirlo, visto che avevo apprezzato molto il precedente episodio. La trama non ha un vero e proprio filo logico, si segue a stento. E' una trama debole e affaticata, che non tiene testa ai personaggi e al primo film. In secondo luogo, come già detto, c'è il cattivo che se gli chiedi perchè fa quello che fa, potrebbe risponderti: "Perchè sono il cattivo del film". Grazie, ci ero arrivata anch'io. Il ritmo del film all'inizio è incalzante, ma poi è troppo veloce e dispersivo, ci sono pochi dialoghi, e poi è tutto "fumo e niente arrosto" con inseguimenti, combattimenti, uccisioni, rapimenti...e chi più ne ha, più ne metta. E, tanto per non farci mancare nulla, le troppe citazioni, una in particolare, di un'evidenza sconcertante a Star Wars. Mi dispiace davvero molto, perchè io ho amato molto il primo episodio, e sono triste a dover evidenziare i tanti aspetti negativi di questa pellicola. Probabilmente ho già demoralizzato chi deve andare a vederlo :-(. Però, io sono sincera, e devo dire che non vale veramente la pena. Il problema più grosso è che, quando tutto sembra finito, si riapre tutto dall'inizio. Così, buona probabilità per un terzo episodio. Consigliato: non proprio. Ma se sentite fortemente (molto fortemente, però) la mancanza dell'impacciato Po, potrebbe anche piacervi. O deludervi. Insomma, il giudizio è molto soggettivo. Voto: 5
martedì 16 agosto 2011
Come Ammazzare il Capo...E Vivere Felici.
Trailer:
lunedì 15 agosto 2011
Matched-La Scelta
Niente, proprio non ce l'ha fatta a convincermi Ally Condie, la scrittrice. Ci sono troppi buchi nell'acqua, troppe cose scontate, troppe riflessioni inutili, ripetute e noiose. Già, perchè il problema principale di questo libro è l'essere noioso. Da quel che ricordo un libro così noioso e statico non l'avevo ancora letto, e, chi l'avrebbe mai detto, che con una trama che io reputo interessante, sarebbe riuscito ad annoiare per più di metà libro. La protagonista è...insipida. Le sue riflessioni annoiano più del resto. Cassia non è una ribelle che si schiera contro la Società, come la scrittrice vuole farlo sembrare. E' una che, in fondo, ha paura della Società. La rispetta, quindi non riesce a tradire il sistema creato dai viscidi Funzionari per tenerli d'occhio e non perdere mai una sola mossa. Cassia è volubile, prima si dimostra forte, poi cade nella debolezza. Ci sono idee di base buone e male sviluppate e idee orribili, che la scrittrice alimenta. Se il libro avesse avuto una decina di capitoli in meno, forse avrebbe avuto più senso. Troppe discussioni tra Ky e Cassia. Troppa routine, poche sorprese. La scrittrice descrive più che altro la vita quotidiana dei protagonisti, che è noia allo stato puro. Dopo la scuola, il lavoro (non parliamone, per favore), dopo il lavoro, tre attività possibili. Salagiochi, cinema (sempre con gli stessi 100 film, che ormai tutti hanno già visto) o musica (sempre con le stesse 100 canzoni). Poi ci sono 100 libri, 100 poesie, 100 lezioni di storia e...100 dipinti!!!! Dopo un pò serve un pò di carburante, quindi compressa di Vitamina C e via, sennò non si arriva alla fine. Con tutto il rispetto a chi è piaciuto questo libro...ognuno ha i suoi gusti, su questo non si discute. Ma voi lo comprereste un libro così monotono, che costa pure 18, 90 euro? Grazie al cielo me lo hanno prestato! E mi sono potuta anche sfogare un pò. Dimenticavo... copertina bellissima! (sopra metto l'immagine di copertina, così la vedete)... è proprio vero che la copertina non fa il libro! Adesso sto leggendo Le Streghe di East End. Non sono neanche a metà, ma è di sicuro meglio di Matched. Siete pronti per il voto? E' dura decidere. Vediamo... Voto: 5
sabato 13 agosto 2011
Oscar a Alan Rickman?
Buon pomeriggio! Ecco a voi il nuovo argomento del giorno, il cui protagonista è l'attore e regista teatrale Alan Rickman. Da giorni sul web si accumulano continue richieste per una sua Nomination all'Oscar come Miglior Attore Non Protagonista per il ruolo di Severus Piton nell'ultimo capitolo della saga di Harry Potter. Premessa: trovo che l'attore abbia interpretato Severus Piton in modo impeccabile e commovente. Ha catalizzato l'attenzione dei fans della saga quasi solo e unicamente su di sè, dimostrando una bravura al di sopra di qualsiasi altro attore presente in questo ultimo capitolo. Tutte buone qualità che potrebbero farlo notare dall'Academy, cosa su cui concordano anche i meno affezionati alla saga. Nomination, allora? Sì, perchè no? Alan Rickman è riuscito a creare un icona cinematografica e non solo letteraria, aprofittando bene del poco, fin troppo poco spazio lasciato al suo personaggio. Ma...sì c'è un ma, perchè purtroppo Rickman parte svantaggiato, a mio parere. Primo: perchè si tratta di una saga e l'Academy difficilmente garantisce una posizione di riguardo alle saghe (Il Signore degli Anelli, escluso), come già dimostrato con le Nominations in gran parte tecniche a Il Cavaliere Oscuro, dove, però, la Nomination a Heath Ledger è stata chiesta a gran voce, dai fans e dai critici fino a diventare un Oscar postumo. Secondo: Alan Rickman avrebbe meritato più di un Oscar nella sua carriera, eppure questo non è mai successo. Lui, che viene dal teatro, quello inglese, con tanto di titolo prestigioso e ha incantato sia sul palco sia sul grande schermo. Tante interpretazioni avrebbero meritato più attenzione, come in Ragione e Sentimento o in Sweeney Todd. In sostanza, un attore affascinante, spesso in ruoli di cattivo, con la notevole eccezione di Ragione e Sentimento. Un attore che con la capacità di rendere ogni sguardo, ogni parola carica di magnetismo e di forza rara e unica, cattura lo spettatore e riesce facilmente a rendersi protagonista, rubando la scena agli attori principali. Elegante, disinvolto e vero veterano del palcoscenico. Di certo l'Academy non può più dargli Nomination per i vecchi, ma stupendi ruoli dello stesso calibro di quello di Severus, ma può rimediare. Quindi mi unisco a chi, a gran voce chiede che Severus Piton e Alan Rickman vengano omaggiati di questo onore, benchè i pareri delle persone siano molto discordanti. Già perchè gli Oscar, anche se sempre più incentrati sul commerciale, devono premiare chi lo merita e grazie al cielo guardano ancora al vero talento. E poi la sezione Miglior Attore Non Protagonista riserva quasi sempre qualche sorpresa. Bè, direi che ora c'è solo da dire: Buona fortuna! :)
mercoledì 10 agosto 2011
The Tomorrow Series
Sullo sfondo di un avveniristico scenario da Terza Guerra Mondiale, i giovani protagonisti esplorano la natura della paura e della violenza e scoprono il coraggio di lottare per il loro futuro.
Da qualche parte, là fuori, Ellie e i suoi amici si stanno nascondendo. Sono sotto shock, terrorizzati, soli. Non hanno armi, solo il loro coraggio. Non possono contare su nessuno, solo su se stessi. Non gli rimane più nulla, solo la loro amicizia. Il loro paese è stato invaso. Le loro famiglie sono state impriogionate. Otto ragazzi sfideranno l’inferno per riconquistare il loro futuro.
Australia, contea di Wirrawee. Nella campagna vicino Melbourne la vita scorre lenta e monotona, ma otto ragazzi hanno trovato un modo di sconfiggere la noia che li assale ogni estate: una gita nella natura selvaggia del bush australiano. Macchina, bagagli, tende, provviste, tutto è pronto per una nuova avventura. Hell è la loro destinazione: una radura luminosa e isolata che sarà la loro casa per una settimana, un paradiso chiamato Inferno. Davanti al fuoco a raccontarsi storie, a scambiarsi i primi baci e leggere classici di altri tempi, gli otto ragazzi non sanno che al loro ritorno la vita non sarà più la stessa. Le loro case vuote, i loro animali domestici morti, un’aurea di desolazione che avvolge ogni cosa. L’Australia è stata occupata dalle forze militari, i cittadini sono stati rinchiusi in prigione: tra i detenuti ci sono i loro genitori, i loro fratelli e sorelle. Affrontando paure e indecisioni, gli otto ragazzi decidono di combattere, sapendo di essere i soli nelle cui mani c’è ancora una possibilità di salvezza, di riprendersi il loro domani.
L’autore: John Marsden
è nato in Australia nel 1950. I suoi romanzi sono stati tradotti in 13 lingue. Vive vicino Melbourne: preside di un liceo locale, si divide tra l'insegnamento e la scrittura.
Fonte: newslibri.blogspot.com
La trama è bellissima. E il libro è pubblicato dalla stessa casa editrice di Harry Potter in America e in italia dalla stessa di Twilight. Oltre al fatto che il film è prodotto dall Eagle Pictures, stessa casa di produzione di Twilight. Quindi suppongo che Twilight debba guardarsi le spalle. Io sono curiosissima e non vedo l'ora che sia il 16 Settembre.
lunedì 8 agosto 2011
Prossime Uscite: Super 8
Ogni mese, quando metto le mani su una delle mie riviste di cinema, Best Movie o Ciak, la prima cosa che faccio è informarmi sulle prossime uscite. E così dopo l'ennesima estate senza uscite di rilievo, a giudicare dalle anteprime la stagione invernale sarà ricca di storie interessanti, firmate da grandi registi. Ho deciso quindi di parlarvi di quelle che più mi interessano, a cominciare da Super 8, che vede il visionario cretore del (bellissimo) Lost, J. J. Abrams dietro la macchina da presa e in veste di sceneggiatore, oltre a Steven Spielberg, in quello di produttore. Consigliato, a giudicare dalla trama, a chi ama il genere fantascientifico e al tempo stesso, è orfano di quel periodo fine anni '70-inizio '80, periodo a cui J.J. afferma di essere affezionato, essendo simbolo della sua infanzia e dei tempi in cui girava filmini in 8mm. Agrappandosi quindi al suo passato, J. J. Abrams racconta la storia di un gruppo di ragazzini nell'estate del '79:
Fonte: youtube.com
"Nell'estate del 1979, un gruppi di amici in una piccola cittadina dell'Ohio è testimone di un incidente ferroviario mentre sta girando un film in super 8 nei pressi del luogo del disastro. Subito i ragazzi sospettano che l'incidente non sia stato tale e, subito dopo, strane sparizioni e misteriosi eventi iniziano ad avere luogo nella loro città. Lo sceriffo locale cercherà di vederci chiaro, scoprendo qualcosa di molto più spaventoso di quanto non avessero osato immaginare..."
Un'aura di mistero avvolge la storia di questi ragazzi che, partendo dall'idea di girare un piccolo film, si ritroveranno testimoni di qualcosa di inspiegabile... Protagonista la giovane Elle Fanning, sorella di Dakota, di cui si vocifera una possibile candidatura come Miglior Attrice ai prossimi Oscar, alla sola età di 13 anni. Strani eventi, avvistamenti particolari, il susseguirsi di misteri sono elementi cari a Steven Spielberg e a J.J. Abrams, che di certo non ci faranno mancare niente, nè tensione, nè eventi paranormali. I sei protagonisti si ritroveranno dentro qualcosa più grande di loro, con la loro telecamera che, chissà, potrebbe contenere indizi su quello che è successo realmente? A me sembra interessante, suspence e mistero sono elementi che apprezzo nei film e che spesso sono la garanzia di trovare un film che ti tiene con gli occhi incollati allo schermo. Il film uscirà il 9 settembre 2011, con una durata complessiva di 112min.
Trailer:
The Town
venerdì 5 agosto 2011
Pottermore: alla ricerca della Piuma Magica.
