domenica 18 maggio 2014

Serie TV: "The Killing"

Ho terminato la visione della prima stagione di "The Killing", e vorrei condividere con voi il mio pensiero.

"Chi ha ucciso Rosie Larsen?"


Trama: A Seattle una giovane ragazza, Rosie Larsen, viene uccisa. La trama intreccia tre aspetti connessi all'omicidio: le indagini della detective Sarah Linden, affiancata dal collega Stephen Holder; il dolore che colpisce la famiglia della vittima; e un gruppo di politici locali che rischia di vedersi compromessa la campagna elettorale. Con la prosecuzione della storia, diventa chiaro che non ci sono casualità e ognuno dei personaggi coinvolti si porta dietro un segreto che gli impedisce di poter voltare pagina. 







 All'inizio ero scettica all'idea di concedere un'occasione a questa serie TV, dal momento che la mia lista "Serie TV da vedere" è piuttosto lunga e variegata. Non mi basteranno due vite per esaurirla, ormai me ne sono fatta una ragione. Eppure, sono davvero entusiasta di aver guardato "The Killing".
I primi episodi sono senza dubbio interessanti ed accattivanti, io adoro il genere Thriller, in ogni sua sfacettatura e il mistero si infittisce fin dalle prime puntate. La stagione prosegue in un crescendo davvero fantastico, con un susseguirsi di colpi di scena ben orchestrati. Personalmente, ho apprezzato l'idea di dedicare l'intera stagione a una singola indagine, come, mi viene subito in mente, accade in "Veronica Mars", e non ogni puntata=un caso da risolvere, come in diverse altre serie TV sulla medesima scia. Inoltre, ottimi i personaggi principali, molto ben caratterizzati e sfacettati. Purtroppo non posso rivelare molto, né tantomeno desidero farlo, perché rovinerei la visione.
Vi basti sapere che ho adorato la storia, l'intreccio, i personaggi e si è rivelato tutto una piacevolissima sorpresa. La serie americana è basata sulla serie danese "Fobrydelsen". 

Voto: 8


giovedì 1 maggio 2014

Going to December 18, 2015



Quest'immagine racchiude in sé così tante emozioni da non riuscire a esprimerle a parole. Il passato e il futuro di una delle saghe più belle di sempre che si incontrano. Star Wars tornerà nelle nostre sale il 18 dicembre 2015. Sono tutti lì, presenti, pronti a tornare sul grande schermo, a ridare vita ai sogni di milioni di persone. Ma sono davvero tutti presenti? No, vi è un assente, un grande assente, ed è George Lucas, il padre di Star Wars. Ha venduto i diritti della sua "creatura", garantendosi stroncature e musi lunghi. Io adoro J.J Abrams, sono consapevole della sua bravura, ma mancherà George Lucas, e parecchio, nonostante sia curatore della nuova sceneggiatura. 

Non so cosa verrà fuori da tutto questo, se sarà un flop, o un magnifico successo. Quello che so è che sono già contenta di una cosa: il nuovo cast è composto di attori prevalentemente sconosciuti o che si stanno facendo conoscere solo dall'ultimo anno (Max Von Sydow escluso, ovviamente). I loro nomi: John Boyega, Daisy Ridley, Adam Driver, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall Gleeson e Max von Sydow, che si aggiungono al cast originale composto da Harrison Ford (Ian Solo), Carrie Fisher (Principessa Leila), Mark Hamill (Luke Skywalker), Anthony Daniels (il cyborg D-3BO,) Peter Mayhew (Chewbecca) e Kenny Baker (il robottino C1-P8). 

Nonostante i dubbi, i detrattori, le opinioni contrastanti e il clima di sfiducia, la mia attesa e la mia curiosità sono incontenibili.